MARTINE ROSE FOR NAPAPIJRI
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Nel panorama in continua evoluzione della moda, pochi designer hanno tracciato un percorso tanto distintivo e culturalmente rilevante quanto Martine Rose. Nata a Croydon nel 1980 da una famiglia giamaicana-britannica, Rose è diventata una delle voci più influenti della moda maschile contemporanea, nota per il suo approccio audace al design e il suo profondo legame con le sottoculture londinesi.
Una carriera costruita sulla comunità e la sovversione
Nel 2007 ha lanciato il suo marchio omonimo, inizialmente focalizzato sulle camicie, che si è rapidamente evoluto in un'etichetta cult di moda maschile. Le sue sfilate si sono svolte in luoghi non convenzionali come centri comunitari, palestre di arrampicata e persino la scuola elementare di sua figlia, riflettendo il suo impegno per l'autenticità e l'accessibilità.
Il suo momento di svolta è arrivato nel 2015 quando Demna Gvasalia l'ha invitata a collaborare alla linea maschile di Balenciaga, elevando il suo profilo a livello globale. Da allora ha collaborato con Nike, Clarks, Supreme e Stüssy, rafforzando la sua capacità di fondere la cultura underground con l'alta moda.
Una carriera costruita sulla comunità e la sovversione
Nel 2007 ha lanciato il suo marchio omonimo, inizialmente focalizzato sulle camicie, che si è rapidamente evoluto in un'etichetta cult di moda maschile. Le sue sfilate si sono svolte in luoghi non convenzionali come centri comunitari, palestre di arrampicata e persino la scuola elementare di sua figlia, riflettendo il suo impegno per l'autenticità e l'accessibilità.
Il suo momento di svolta è arrivato nel 2015 quando Demna Gvasalia l'ha invitata a collaborare alla linea maschile di Balenciaga, elevando il suo profilo a livello globale. Da allora ha collaborato con Nike, Clarks, Supreme e Stüssy, rafforzando la sua capacità di fondere la cultura underground con l'alta moda.
Principi estetici: Gioco di genere e proporzioni
Il linguaggio del design di Martine Rose è inconfondibile, caratterizzato da proporzioni esagerate e silhouette distorte che sfidano le nozioni tradizionali di vestibilità e forma. Le sue collezioni spesso sfumano i confini di genere, fondendo sartoria maschile con texture femminili come il raso e lo scintillio, creando una tensione che appare sia deliberata che intuitiva.
Radicata nei codici visivi delle scene rave, reggae, punk e hip-hop degli anni '90, il suo lavoro incanala l'energia dell'underground londinese con una sensibilità grezza e lo-fi. Spesso incorpora materiali e scelte stilistiche inaspettate che sovvertono la bellezza convenzionale, creando capi che sembrano vissuti e carichi di emozione.
In una conversazione del 2019 con l'artista Martine Syms per Interview Magazine ha spiegato: “Voglio che i miei vestiti sembrino leggermente disfatti, un po' sfilacciati. Stai comprando un'emozione.” Questo ethos permea le sue collezioni, che spesso sembrano diari visivi della vita notturna, della cultura calcistica di strada e delle scene queer: spazi dove l'identità è fluida e la moda è una forma di resistenza.
Ispirazioni: subculture londinesi e l'eredità personale
L'eredità giamaicana di Rose e la sua crescita nel sud di Londra sono centrali nella sua visione creativa. I suoi design sono intrisi dell'energia di Brixton, Vauxhall e Tottenham, attingendo dalle esperienze vissute di ragazzi rave, icone dancehall e hooligan calcistici.
“Ricordo di essere molto consapevole di diversi tipi di persone che si univano,” ha detto a Ssense. “Era più una sensazione… che è in realtà come disegno.”
Il suo lavoro non riguarda solo i vestiti. Riguarda le storie che racconta. Come ha spiegato in una recente intervista per BBold Asia: “La moda è fondamentalmente libertà. Le etichette? Solo suggerimenti.”
Collaborazione FW25 con Napapijri: Una riunione di icone
Per l'autunno/inverno 2025, Martine Rose si è riunita con Napapijri, riaccendendo una partnership creativa che inizialmente si è svolta dal 2017 al 2019. La nuova capsule rivisita e reinterpreta pezzi d'archivio fondendo ispirazioni sportive, codici varsity preppy e precisione tecnica con l'irriverenza distintiva di Rose.
Parlando della collaborazione, Rose ha detto:
“Siamo davvero orgogliosi delle collezioni che abbiamo rilasciato insieme. Vengo sempre fermata e interrogata sui pezzi quando li indosso – e le persone fanno ancora riferimento alle immagini che abbiamo creato negli shooting: il mix di abbigliamento, location e cast era così fresco. Questa è un'opportunità per coloro che se la sono persa la prima volta di mettere le mani sul meglio delle collezioni.”
La collezione FW25 è una testimonianza della capacità di Rose di bilanciare nostalgia e innovazione, offrendo una seconda possibilità di vivere la magia di una collaborazione che ha contribuito a plasmare il linguaggio dell'abbigliamento contemporaneo.
Ma più che una riunione di icone, segna un altro capitolo nel viaggio continuo di Martine Rose nella moda definito non dalle tendenze, ma dalla trasformazione. Il suo lavoro ci invita a muoverci nel tempo, nelle sottoculture, nelle identità, ricordandoci che la moda non è mai statica. È un archivio vivente di emozione, memoria e ribellione.
Nel mondo di Rose, i capi non vengono semplicemente indossati. Vengono vissuti. E con ogni collezione, continua a ridisegnare la mappa di ciò che la moda può essere: personale, culturale e profondamente umana.
Collaborazione FW25 con Napapijri: Una riunione di icone
Per l'autunno/inverno 2025, Martine Rose si è riunita con Napapijri, riaccendendo una partnership creativa che inizialmente si è svolta dal 2017 al 2019. La nuova capsule rivisita e reinterpreta pezzi d'archivio fondendo ispirazioni sportive, codici varsity preppy e precisione tecnica con l'irriverenza distintiva di Rose.
Parlando della collaborazione, Rose ha detto:
“Siamo davvero orgogliosi delle collezioni che abbiamo rilasciato insieme. Vengo sempre fermata e interrogata sui pezzi quando li indosso – e le persone fanno ancora riferimento alle immagini che abbiamo creato negli shooting: il mix di abbigliamento, location e cast era così fresco. Questa è un'opportunità per coloro che se la sono persa la prima volta di mettere le mani sul meglio delle collezioni.”
La collezione FW25 è una testimonianza della capacità di Rose di bilanciare nostalgia e innovazione, offrendo una seconda possibilità di vivere la magia di una collaborazione che ha contribuito a plasmare il linguaggio dell'abbigliamento contemporaneo.
Ma più che una riunione di icone, segna un altro capitolo nel viaggio continuo di Martine Rose nella moda definito non dalle tendenze, ma dalla trasformazione. Il suo lavoro ci invita a muoverci nel tempo, nelle sottoculture, nelle identità, ricordandoci che la moda non è mai statica. È un archivio vivente di emozione, memoria e ribellione.
Nel mondo di Rose, i capi non vengono semplicemente indossati. Vengono vissuti. E con ogni collezione, continua a ridisegnare la mappa di ciò che la moda può essere: personale, culturale e profondamente umana.
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